domenica 22 agosto 2010

Il Salto Ostacoli

Il salto ostacoli è uno degli sport equestri che più attrae per il suo fascino, inalterato ormai da secoli, di sport elitario.
Cimentarsi nel salto ostacoli presuppone un ottimo livello di affiatamento col cavallo ed un buon livello di preparazione fisica, soprattutto del cavallo.
Anche senza voler diventare dei professionisti, però, qualche salto col proprio cavallo è un’attività estremamente piacevole ed alla portata di tutti, purché accompagnati da un istruttore competente.

Durata delle Sessioni di Salto

Le sessioni di salto non devono mai essere lunghe.
Se abbiamo a disposizione un’ora di allenamento, è bene in linea di massima non superare i 20 minuti di salti.
In questo modo avremo un cavallo sempre attento e ridurremo notevolmente il rischio di incidenti.
Con lezioni di breve durata inoltre non stancheremo il nostro cavallo e non graveremo troppo sulle sue articolazioni.
In questo modo i salti saranno sempre, anche per il cavallo, un’attività piacevole e non stancante.

L’Ostacolo

Gli ostacoli sono formati da barriere poggiate su dei sostegni chiamati pilieri.
Le barrire sono tipicamente in legno, colorate a strisce.
Esistono diverse tipologie di ostacoli in equitazione, ma si possono suddividere in due macrocategorie:
  • Dritti (o Verticali). Dove gli elementi che compongono l’ostacolo sono posti tutti sulla stessa linea verticale.
  • Larghi. Quando gli elementi che compongono l’ostacolo sono posti su 2 linee verticali diverse, in modo che il cavallo debba effettuare un salto anche in lunghezza, e non solo in altezza, per superare l’ostacolo.

Prendere Confidenza con gli Ostacoli

Avvicinarsi al mondo del salto ostacoli deve essere un percorso graduale.
Si inizia utilizzando le sole barriere, senza i pilieri: in pratica si posizionano le barriere ad altezza terra.
Il primo step è affrontare al passo una sola barriera posizionata a terra.
Il cavallo, incuriosito, potrebbe abbassare la testa per vedere di cosa si tratta.
Ciò gli va permesso, ma va comunque incoraggiato, con gli aiuti di gamba, a passarci sopra.
Effettuato questo passaggio un paio di volte è bene ripetere l’esercizio cambiando direzione: ogni esercizio deve essere infatti ripetuto in entrambe le direzioni, poiché è bene che da subito il cavallo acquisti confidenza in tutte le situazioni.
Terminato questo primo assaggio iniziale è possibile ripetere l’esercizio con una sola barriera a terra procedendo però questa volta al trotto.
Il segreto è procedere per gradi: man mano che si prende confidenza con un esercizio, si incrementa il suo livello di difficoltà.
La fase successiva è affrontare 3 barriere a terra in successione, che andranno attraversate prima al passo e poi al trotto.
La distanza tra le barriere deve tenere in considerazione l’andatura con cui vengono affrontate e la dimensione dell’animale.
In genere al passo le barriere devono essere distanti circa 1 metro, mentre al trotto la distanza si aggira su 1 metro e 40 centimetri.
Quando anche questo semplice esercizio è acquisito non resta che affrontare il primo vero e proprio ostacolo.
Si tratta di un ostacolo a croce, posizionato all’altezza minima da terra, che andrà affrontato al trotto.
Si tratta di momenti importanti che resteranno nella nostra memoria tutta la vita: abbiamo appena saltato il nostro primo ostacolo!


Nessun commento:

Posta un commento